Il Camparino in Galleria, già primo sito produttivo del Campari e casa natale dell’aperitivo, si prepara a
scrivere un nuovo capitolo. Dalla collaborazione tra Campari e Davide Oldani nasce, infatti, un innovativo
concetto di cucina creato intorno al cocktail pairing, con un’evidente impronta italiana e un legame
particolare con la città di Milano.
“Sin dall’inizio abbiamo cercato per il rinnovo del Camparino un progetto di qualità con un contenuto nuovo che fosse capace di esaltare il suo straordinario spirito d’innovazione e la sua ricchezza di storia e tradizione” – dice Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer di Campari Group- “Non ci siamo limitati ad affiancare il nome di Davide Oldani e il suo stile di cucina al Camparino, insieme abbiamo voluto dare vita a qualcosa di unico”. Al centro dell’anima food del Camparino, Oldani pone un’ideazione culinaria: il Pan’cot. Letteralmente significa ‘pane arrostito’, dichiarando l’origine attinta dal dialetto e dalla stessa tradizione milanese di Campari. “Sono nato a Milano. Campari e Camparino sono espressione della mia città. Lo stesso vale per il Pan’cot” spiega l’Ambrogino d’oro (premiato nel 2008) “Mia mamma faceva il pane ammorbidito in acqua o latte, poi
arrostito in padella. Anche questo è un pane cotto, pur essendo un prodotto completamente nuovo”.
Nella casa dell’aperitivo nasce un innovativo concetto di cucina, creato intorno ai cocktail Campari
Nelcocktail concept messo a punto dall’esperienza di Tommaso Cecca, a capo della squadra di bartender
del Camparino in Galleria, si trova la stessa ricerca di equilibrio tra tradizione e innovazione, che
ripercorre la storia di Campari e dei suoi cocktail per offrire una miscelazione capace di guardare al
futuro con rispetto. Il nuovo rito del Camparino ruota intorno a due elementi fondamentali: i cocktail
Campari e il Pan’cot, entrambi legati alla tradizione, ma che insieme rappresentano una storia del tutto
inedita.
Vero tempio della nuova esperienza di pairing del Camparino sarà la Sala Spiritello al primo piano, fresca di ristrutturazione a cura dello Studio Lissoni Associati, che nei suoi menù svelerà i contenuti più innovativi con una proposta di abbinamento studiata nei minimi dettagli. “La curiosità del progetto è proprio l’abbinamento di un cibo nuovo ma di tradizione come il Pan’cot con il mondo dei cocktail, che è particolarmente stimolante perché varia con profumi e ingredienti stagionali” commenta Oldani. “Si può studiare un abbinamento perfetto, utilizzando erbe, spezie, note sapide e dolci. Anche nel pairing si può comporre per assonanza o cercare il contrasto, creando un gioco ancora più ampio”.
Nella drinking list del piano superiore si esprime un concetto contemporaneo di essenza e sfumatura del
gusto di ogni singolo cocktail; i classici sono rivisitati con twist ispirati dall’eredità artistica del marchio Campari, unica nel suo genere. Al Bar “di Passo” si troveranno le grandi icone che hanno reso Campari celebre nel mondo, dal Campari Seltz, vera firma del locale sin dalla sua apertura nel 1915, al Negroni che celebra i suoi 100 anni.