Un 2017 da incorniciare per il settore dell’alimentare italiano: l’export è aumentato del 7% rispetto all’anno precedente e anche le vendite sul mercato interno hanno registrato una progressione debole ma significativa di un trend positivo, +0,8%.
Per l’anno in corso, la stima finale relativa alle esportazioni dell’industria alimentare italiana, la seconda per importanza dopo quella metalmeccanica, si attesta quindi a quota 32,1 miliardi di euro, su un fatturato complessivo di 137 miliardi, che salgono rispettivamente a 41 e 190 miliardi circa considerando l’intero comparto agroalimentare, comprensivo del primario.
Verso nuovi record
Forti di questi risultati, le aziende del Belpaese mirano a bissare e superare i dati del 2017 raggiungendo nuovi primati, con produzione ed export che, per il settore della lavorazione e trasformazione di prodotti provenienti da attività primarie, quest’anno dovrebbero aumentare rispettivamente di quasi il 2% e il 7%, accompagnati da vendite interne più robuste, in crescita tra l’1% e il 2%.
Un cauto ma via via più robusto ottimismo di sta dunque diffondendo tra protagonisti e addetti ai lavori di uno dei comparti più vitali e rappresentativi del made in Italy, anche sulla scorta della proclamazione del 2018 quale “Anno del Cibo” da parte del Governo italiano.
L’Anno del cibo
Del comitato scientifico dell’iniziativa – che si occuperà di ideare e programmare l’intenso calendario delle attività per celebrare il Food & Wine italiano – voluta dai ministeri dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole in collaborazione delle organizzazioni impegnate nella valorizzazione delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole nazionali, insieme a Mauro Rosati troviamo: il fondatore di Slow Food Carlo Petrini, il patron di Eataly Oscar Farinetti, gli chef stellati Massimo Bottura e Cristina Bowerman, il presidente dell’Unione Internazionale degli Enologi Riccardo Cotarella, il direttore generale di Ismea Raffaele Borriello e il presidente di Seeds&Chips Marco Gualtieri. E ancora: Claudia Sorlini, vice presidente del Touring Club Italiano, il pizzaiolo Enzo Coccia, Elisabetta Moro professore ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università SOB di Napoli, Giorgio Calabrese medico nutrizionista e docente di alimentazione presso l’Università del Piemonte orientale e Massimo Montanari, professore ordinario di storia dell’Alimentazione e Presidente Comitato Scientifico Casa Artusi.